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[EDITORIALE] CAIVANO, campagna elettorale, ma in quanti siamo a ballare l’hully gully?

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CAIVANO – Sarà per colpa del fatto che i grandi ancora non scendono in campo, sarà perché chi veramente mastica un po’ di politica sana resta lontano e schifato dalla mediocrità in cui sta versando quella attuale, soprattutto a livello nazionale. Fatto sta che ultimamente, un po’ perché la spada di Damocle della commissione che pende sulla testa dei politici non lascia spazio a programmazioni serie o perché sono i partiti, compreso l’ultimo arrivato quello di Di Maio, che hanno svilito quella che una volta era la pratica nobile della cura della res publica, oggi assistiamo ad un vero e proprio inno alla mediocrità, dove tutti si sentono in diritto di poter esprimere la loro e parlare da vero leader, anche non avendone la benché minima idea di come si possa approcciare un progetto serio che metta in piedi una situazione disastrata come quella di Caivano.

La colpa, specialmente di questi nuovi giovani, nuove leve che dal canto loro non hanno fatto quella famosa gavetta che si faceva una volta all’interno delle segreterie di partito perché ormai si pratica la politica solo per due mesi ogni cinque anni se tutto va bene, è della voglia di affermarsi come professionisti sul territorio. Confondendo talvolta la professione con la politica, come se scambiasse la politica con l’ultimo step di una carriera professionale. E logicamente in tutta questa confusione di idee e di certezze, chi ne approfitta è sempre lo sciacallo che non perde occasione per approfittarsi dell’ingenuità dell’ultimo arrivista, così da piazzarsi alle costole e fingendosi amico, comincia a tessere la tela dei propri interessi.

Dovete sapere, miei cari elettori che a Caivano, oltre la politica, esiste un nucleo di persone che ama determinare la vita politica del paese ma contestualmente non ha il coraggio di metterci la faccia e sottomettersi all’esame delle urne, vuoi perché così facendo, qualche stupido che lo ascolta lo trova sempre, vuoi perché questi soggetti hanno talmente paura di essere bocciati alle elezioni da non poter più essere credibili, caso vuole che o in veste di fiduciario del politico o in veste di altri ruoli all’interno della casa comunale, questi una prebenda la riescono sempre a scippare. Così sono costretti a strisciare nel loro limbo per sempre e da sempre lo fanno, all’insaputa dei cittadini, quelli ignari che sono convinti che a votare sono le idee dell’amico o del parente, senza sapere che in quell’urna stanno alimentando quella macchina clientelare messa su da chi si nasconde dietro l’esponente politico a mo’ di Thomas Cromwell.

Ma come fanno queste persone a determinare la vita politica o come in questo caso la campagna elettorale su un territorio? Semplice. Prendi un politico, giovane, bell’aspetto, serio, taciturno, quasi insignificante, magari che ha ricoperto un ruolo nel recente passato con un trascorso del tutto inosservato e che conserva un consenso abbastanza importante, lo avvicinano e con fare amichevole, cominciano a dare qualche consiglio su come muoversi per emergere dall’incognito. Sfruttando le loro ventennali esperienze, giocano sulle debolezze di queste persone, magari l’handicap di questi era proprio quello di non saper emergere e che con l’apporto di queste persone colmano immediatamente il gap, così improvvisamente dall’essere Sig. Nessuno, diventano Sig. Candidato sindaco.

Questo è un altro aspetto poco costruttivo ed eticamente distruttivo che si sta riscontrando sul territorio caivanese. Si cominciano a leggere in giro interviste improbabili, dove persone che fino a ieri si dicevano fedeli ad una linea politica volta al cambiamento e alla rivoluzione culturale nei settori comunali, oggi li ritrovi ad auspicare grandi coalizioni e cordate di imprenditori. Allora quello che ci si domanda è: cosa non è stato chiaro a queste persone, la lotta che avevano intrapreso prima o le idee che qualcuno gli sta inculcando oggi?

Noi come sempre speriamo vivamente che la vera professionalità di queste terre esca fuori e le vere competenze facciano sentire il loro peso al fianco di persone che vogliono davvero cambiare le sorti di questo paese, poiché fino a quando Caivano sarà ostaggio di persone vicine al sistema che si nascondono nei sottoboschi e continuano a raccogliere stima dei soliti politicanti da prima repubblica, allora per l’ultimo paese a nord di Napoli, davvero non ci sarà più speranza.

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CAIVANO. I Commissari pur di non riqualificare la città bloccano tutti i fondi disponibili in bilancio

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CAIVANO – Strane cose succedono in Amministrazione nel comune di Caivano sotto l’egida di Filippo Dispenza e gli altri due colleghi che formano la terna commissariale. Delibere che annullano delibere. Sul rendiconto 2023 sorgono dubbi ai commissari dopo che vengono pubblicati articoli di Minformo al punto tale da correre ai ripari facendo di nuovo i conti pur di non ammettere che la nostra testata è l’unico “organo politico” che sta dettando l’agenda dei viceprefetti sul territorio.

Dopo il nostro articolo (leggi qui) dove si parlava dell’inefficienza amministrativa nel manutenere il verde pubblico e dell’avanzo disponibile lasciato dai Commissari prefettizi con Delibera n°42 dell’8 Maggio 2024 di circa 4 milioni di euro, i quali non lasciavano alibi ai Commissari sui lavori da fare al manto stradale e alla manutenzione delle scuole, i geni della gestione amministrativa caivanese che pensano bene di fare? Con una nuova delibera – la n°48 del 16 Maggio 2024 pubblicata dopo l’articolo di Minformo – sull’Approvazione della relazione sulla gestione dello schema di rendiconto che di fatto sostituisce la vecchia, rinominando la nuova come nota integrativa, vincolano gli altri circa 4 milioni di euro, lasciando disponibile la risicata somma di € 109.767,49 e facendo risultare una somma vincolata di € 7.304.193,47 a fronte degli € 3.337.995,73 della prima delibera.

Pur di non prendersi la responsabilità di lavorare per il bene collettivo, offrire servizi mai visti in queste lande desolate, come la normale amministrazione di aggiustare, strade, sottoservizi e scuole e pur di costituirsi il solito alibi del “non ci sono soldi” vincolano circa 8 milioni di euro per eventuali emergenze. Ma ad un ente appena uscito fuori dal dissesto, che non presenta alcun debito se non quelli prodotti dalla scorsa amministrazione col solito metodo dei contenziosi, a che serve vincolare una somma così grossa togliendo la possibilità di investire somme di denaro per riqualificare il territorio?

A meno che, anche la responsabilità sulla riqualificazione delle strade, dei sottoservizi, dell’illuminazione e degli edifici scolastici, non la si voglia demandare al Commissario Straordiario Fabio Ciciliano, tutto è niente.

Altrimenti davvero non si riesce a capire il perché di questa scelta. Forse perché da quando ci sono i commissari prefettizi le cifre tra stipendi e rimborsi sono schizzati alle stelle? Ma di questo ne parleremo nel prossimo editoriale. Restate connessi.

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Caivano for Life: il 19 maggio flash mob nelle piazze italiane per una “cultura della vita”

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Un flash mob per coinvolgere la popolazione italiana nelle manovre di primo soccorso partirà da Caivano e coinvolgerà contemporaneamente le principali piazze italiane, con l’obiettivo di sensibilizzare uomini e donne sull’importanza della formazione nel soccorso e sulla cultura della vita. Organizzato dall’Istituto Nazionale Salute, Migrazioni e Povertà (INMP), Ente pubblico vigilato dal Ministero della salute, in collaborazione con Croce Rossa Italiana, Italian Resuscitation Council, IRComunità, la Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia e la struttura Commissariale di Governo per Caivano, l’evento mira a coinvolgere e sensibilizzare i cittadini nelle manovre salvavita attraverso dimostrazioni pratiche.

L’iniziativa in programma si terrà il 19 maggio 2024, alle ore 11:30, nelle città di: Caivano, Assisi, Bacoli, Cagliari, Chiaravalle, Chieti, Cosenza, Cuneo, Forlì, Frosinone, Genova, Gorizia, Jesi, Lampedusa, Lecce, Lucca, Manfredonia, Milano, Napoli, Pisa, Potenza, Pozzuoli-Giugliano, Roma, Rovereto, San Benedetto del Tronto, San Daniele del Friuli, Sciacca, Terni, Torino, Trani, Venezia.

Durante il flash mob, i partecipanti saranno coinvolti in un mass training coordinato, con dimostrazioni ed esecuzioni di tecniche di rianimazione cardio-circolatoria che ognuno può compiere, qualora ce ne sia il bisogno, intervenendo in soccorso di una persona in difficoltà e salvandogli la vita.

Fabio Ciciliano, Commissario Straordinario di Governo per Caivano, afferma: “Come medico, ho imparato che il primo soccorso non è solo un insieme di gesti tecnici ma un atto di umanità e solidarietà. La formazione in questo ambito è la linfa vitale che alimenta la catena di soccorso, trasformando ogni cittadino in un potenziale eroe. Investire nella formazione significa investire nella sicurezza di tutti, ed è un’imperativa necessità per proteggere il bene più prezioso: la vita umana”.

“L’iniziativa segna l’avvio di una importante partnership inter istituzionale che lega differenti istituzioni con il generoso mondo delle associazioni di volontariato e degli enti del terzo settore che fanno sistema, per riaffermare che tutti possiamo dare un contributo ‘vitale’ alla crescita della nostra società civile. Tutti possono essere protagonisti nella dimensione dell’altruismo, tutti possono trovare l’identità nell’aprirsi all’altro”, così il Direttore Generale dell’INMP, Cristiano Camponi.

Per informazioni e dettagli sulle piazze partecipanti all’iniziativa:
www.inmp.it
comunicazione@inmp.it
segreteria.commissariopercaivano@governo.it

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Caivano, Ciciliano: “Nelle prossime settimane partiranno i lavori per il nuovo Teatro”

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Dureranno venti giorni, i lavori di demolizione dell’ex Teatro Arte di Caivano. Iniziati lunedì 13 maggio, prevedono la completa bonifica dell’area con il conseguente conferimento dei detriti in discarica. La demolizione si è resa necessaria a seguito degli atti vandalici che la struttura ha subito negli scorsi anni. Una di queste, la manomissione all’impianto idrico, ha portato il completo allagamento dei sotterranei della struttura e il deterioramento delle fondamenta del teatro. Ciò ha provocato un grave problema di instabilità e di tenuta dell’immobile. Dopo una accurata perizia tecnica, commissionata dal Genio Militare dell’Esercito Italiano, si è deciso di procedere con la demolizione e la conseguente ricostruzione. Al termine di questa fase infatti, partiranno i lavori che consentiranno di erigere una nuova struttura, innovativa, che ospiterà non solo eventi artistici ma anche attività culturali per la comunità di Caivano.

“Oltre al teatro, che potrà contenere più di 500 persone, la nuova struttura prevede la riqualificazione dell’anfiteatro esterno, di circa mille posti, con la costruzione di una copertura meccanica che, in caso di maltempo, fornirà riparo al pubblico. Inoltre, nella zona circostante, prevediamo la realizzazione di diverse sale per il canto, la recitazione, la danza e la musica. Nel Nuovo Polo Culturale ci sarà spazio anche per una biblioteca multimediale e un’area museale” dichiara il Commissario di Governo, Fabio Ciciliano.

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